Dott. Carlo Guarino – biologo Quando nelle mie giornate di divulgazione scientifica dico che nei nostri laghi è presente una specie di medusa la curiosità è immediata, tutti mi rispondono ma è vero? ma è pericolosa? Facciamo un po’ di chiarezza. Nei laghi vicino a noi (Lago di Garda, Lago d’Iseo, Lago di Endine, Lago Moro) è effettivamente presente una specie di medusa dal nome scientifico impronunciabile Craspedacusta sowerbii, si tratta di un animale originario del bacino Yangtze in Cina, ma è ormai diffusa ampiamente in tutto il mondo. Si trova solitamente in acque calme, come bacini artificiali, laghi o piccoli pozzi. Degli esemplari sono stati trovati anche in alcuni fiumi a basso flusso, in special modo nelle aree stagnanti degli stessi, ma preferendo acque stagnanti non sono generalmente avvistabili in torrenti o fiumi con molta corrente. Questa interessante ed affascinante creatura difficilmente può essere confusa con qualsiasi altro animale di acqua dolce. Gli individui adulti hanno una forma circolare contornata di circa 400 piccoli tentacoli e può misurare al massimo circa due centimetri. La medusa è lo stadio adulto che può riprodursi sessualmente, ma nel suo ciclo vitale è presente nella sua forma di polipo, molto piccolo e attaccato al fondo o sulle piante con una dimensione di circa 1-2 millimetri. Durante i periodi molto caldi questi polipi si trasformano in meduse e l’apparizione è del tutto imprevedibile, non è raro che compaia in uno specchio d’acqua dove non era mai stata documentata prima trasportata probabilmente dall’uomo tramite barche o tramite piante, ma quando avviene può essere massiccia con un gran numero di esemplari. Negli ultimi 40 anni sono a conoscenza di episodi che ho avuto modo di verificare direttamente o tramite filmati: nel lago d’Iseo (Torbiere 1974, nel lago Moro (1996), nel lago di Garda (2008) nel lago di Levico (TR) 2015 nel lago di Endine (2022). La Craspedacusta si nutre di zooplancton cioè piccoli animale o larve presenti nelle acque, le prede vengono catturate dai loro piccoli tentacoli i quali iniettano un veleno che paralizza l’animale, portandolo successivamente alla bocca dove viene rilasciato per iniziare il processo di digestione. Il veleno di tali animali è completamente innocuo per gli esseri umani o per gli animali domestici. La riproduzione avviene solitamente nel periodo primaverile / estivo, le uova fecondate si sviluppano trasformandosi pian piano in piccoli polipi che vivono in colonie attaccati alla vegetazione sottomarina, a rocce o a tronchi d’albero ed in questa forma li possiamo osservare sempre con un’indagine microscopica inoltre, erroneamente, tempo addietro venivano classificati come una specie a parte la Mycrohydra ryderi. Quando le condizioni diventano nuovamente favorevoli (molto raramente) escono dal letargo e si espandono tornando alla forma originaria di medusa. A favorire l’insediamento delle meduse in questione sarebbe anche la loro incredibile resistenza al disseccamento, nello stadio di vita latente (cisti), fino a 40 anni.